Ogni edificio o involucro edilizio, in funzione delle condizioni in cui è inserito (orografia, clima, ecosistema, ecc.), deve consentire il raggiungimento di parametri ambientali funzionali all'uso cui lo stesso è destinato (residenziale, lavorativo, ecc.).
In più, se ospita attività d'impresa, anche queste possono essere più o meno energivore e più o meno efficienti.
Tutto ciò genera una spesa. Il più delle volte, questa non è coerente con l'obiettivo finale, senza contare le inevitabili implicazioni ambientali e sanitarie.
Un'attenta analisi de:Nel nostro caso, tutte le proposte, sia se riferite a nuove realizzazioni, sia se a retrofit, sono valutate finanziariamente: il risparmio energetico conseguibile annualmente deve consentire tempi di rientro minimi dell'eventuale maggiore spesa iniziale.
Il mantenimento e talvolta anche il miglioramento dei risultati ottenuti non può prescindere da un'attenta azione di energy management.
Il monitoraggio costante dei profili di consumo, rapportati alle utenze attive, permette non solo di individuare rapidamente potenziali anomalie, ma anche possibili ulteriori ambiti di ottimizzazione, di analizzarne in tempo reale le cause e di gestire con efficacia gli interventi correttivi in sito.
La casa passiva (passivhaus secondo il termine originale tedesco) è un'abitazione che assicura il benessere ambientale senza o con una minima fonte energetica interna all'edificio, ovvero senza alcun impianto di climatizzazione "convenzionale".
La casa è detta passiva perché la somma degli apporti di calore dovuti all'irraggiamento solare, attraverso le finestre, e alla presenza di generatori interni (es.: elettrodomestici, presenze umane, animali, ecc.), sono quasi o del tutto sufficienti a compensare le perdite dell'involucro durante la stagione fredda.
L'energia necessaria a pareggiare il bilancio termico dell'edificio è tipicamente fornita da sistemi non convenzionali (es.: pannelli solari o pompe di calore per riscaldare l'aria dell'impianto di ventilazione controllata a recupero energetico).
L'impianto di riscaldamento convenzionale si può eliminare se il fabbisogno energetico della casa è molto basso, inferiore a
15 kWh/m2/anno. Queste prestazioni si ottengono con una progettazione molto attenta, specie nei riguardi del sole, con l'adozione di isolamenti termici ad altissime prestazioni sulle murature perimetrali, sui solai esterni, sul tetto e nelle superfici vetrate, ma soprattutto, mediante l'adozione di sistemi di ventilazione controllata a recupero energetico.
L'"approccio mediterraneo" non si occupa solo della stagione fredda, particolarmente problematica per le aree nordiche, ma affronta anche temi connessi alla stagione calda, ovvero quelli legati a temperature superiori ai 25°C. Per risolvere "passivamente" i problemi connessi con tali condizioni ambientali vengono applicati concetti di fluido-dinamica allo scopo di controllare la ventilazione naturale degli ambienti interni e consentire l'apertura delle superfici vetrate sin dalle stagioni più miti.